Esattamente un anno fa, Holger Rune vinceva il Trofeo Perrel-Faip, presented by BPER Banca (45.730€, Slam Court). Oggi è una stella del tennis mondiale e ha tenuto fede alla promessa fatta a Bergamo dopo il successo: “Voglio chiudere il 2022 tra i primi 15-20”. Ha persino fatto meglio ed è l'auspicio migliore per Otto Virtanen, splendido vincitore al termine di una finale giocata alla grande contro Jan-Lennard Struff, sconfitto per la terza volta su tre finali. Se per il tedesco c'è questa piccola maledizione, Bergamo potrebbe essere il trampolino di lancio per il finlandese, che appena 20 minuti dopo il trionfo di Rune a Parigi-Bercy tirava tre ace consecutivi che gli consegnavano il primo Challenger in carriera. Il 6-2 7-5 in finale ha suggellato una settimana fantastica per il finlandese. Una settimana che poteva anche non iniziare: “La storia divertente è che ho rischiato di non venire a Bergamo – racconta Virtanen dopo essersi concesso per oltre 20 minuti all'assalto dei fan, tra foto e autografi – sabato scorso ho giocato la finale di doppio a Brest, era ormai sera e sapevo che il giorno dopo avrei dovuto giocare il primo turno di qualificazione. Non era facile arrivare qui partendo da Brest: ho dovuto volare da lì a Parigi e poi da Parigi a Bergamo. Per fortuna, domenica ho giocato piuttosto tardi e da lì ho vissuto giorno dopo giorno... e sono arrivato fino a qui”. Virtanen ha giocato una finale quasi impeccabile, in cui il “quasi” è dovuto al game in cui ha servito per il match sul 6-2 5-4. Lì ha commesso un doppio fallo, ha giocato una smorzata da dimenticare, ha sbagliato un dritto non difficile e messo in rete un rovescio al termine di uno scambio prolungato. Ma ha confermato di avere le stimmate del campione