Quello contro Liam Broady è stato il match numero 174, a tutti i livelli, nella giovane carriera di Matteo Arnaldi. Al contrario, il britannico aveva festeggiato il 700esimo con la vittoria al primo turno del Trofeo Perrel-Faip di Bergamo, presented by BPER Banca. Tra i due c’è un divario importante in termini d’esperienza, senza contare che Broady è un signor giocatore: quattro mesi fa raggiungeva il terzo turno a Wimbledon, e lo scorso anno batteva un top-10 (Hubert Hurkacz) alle Olimpiadi. Per questo, il 6-4 1-6 6-3 che spinge Arnaldi nei quarti è un risultato di valore, che certifica – ancora una volta – la sua impetuosa crescita. La vita tennistica del sanremese è ancora giovane, ma osservandolo vien da pensare che sarà in grado di raggiungere il 100% del suo potenziale. Nel suo tennis c’è troppa dedizione, troppa motivazione, troppa passione, per pensare che non ce la possa fare. Contro un avversario ostico ha confermato le sue doti: grande intensità sul campo, due gambe rapidissime (che compensano una palla ancora un po’ leggera) e un atteggiamento perfetto. Non si lamenta mai, è sempre positivo e il suo modo di incitarsi non risulta né aggressivo, né fastidioso. Per battere il britannico ha avuto bisogno di poco meno di due ore, in cui è stato bravissimo a uscire dalle sabbie mobili nei momenti delicati: come nel secondo game della partita, quando ha cancellato due palle break, salvo poi scippare il servizio (a zero) al britannico nel quinto game. Nel secondo set finiva sotto, aveva cinque palle break in un game di 20 punti, lo perdeva e si prendeva qualche game di pausa per riordinare le idee. Ripartiva alla grande nel terzo, trovando lo strappo decisivo al quarto game. L’ultimo ostacolo arrivava sul 4-2, quando si ritrovava 0-40 sul proprio servizio. Lì era fantastico, annullava le palle break (la terza con un ace) e con cinque punti consecutivi manteneva il distacco tra sé e Broady, festeggiando il successo (il 49esimo del 2022) quando erano da poco scoccate le 21. Con questo risultato è già certo di migliorare il best ranking appena conquistato, salendo al numero 133. Ma è solo una tappa di passaggio verso un futuro che ripartirà venerdì, alle 15, contro Jan-Lennard Struff: proverà a vendicare Luca Nardi, sconfitto dal tedesco negli ottavi. Arnaldi ha armi diverse da opporre rispetto al pesarese: grazie alla sua rapidità, può far giocare parecchie palle a Struff e provare a portarlo allo sfinimento, sperando che il tedesco soffra un pizzico di stanchezza, visto che giovedì sera ha giocato il doppio. L’Italia, dunque, raggiunge la Germania come Paese più rappresentato ai quarti del Challenger bergamasco. Per quello che hanno mostrato, tuttavia, Arnaldi e Andrea Vavassori possono sperare in qualcosa di più.
TROFEO PERREL – FAIP BERGAMO (45.730€, Slam Court)
Secondo Turno Singolare
Andrea Vavassori (ITA) b. Borna Gojo (CRO) 6-1 6-2
Jurij Rodionov (AUT) b. Altug Celikbilek (TUR) 6-2 6-4
Jan-Lennard Struff (GER) b. Luca Nardi (ITA) 6-4 7-6(1)
Matteo Arnaldi (ITA) b. Liam Broady (GBR) 6-4 1-6 6-3
Quarti di Finale Doppio
Jonathan Eysseric / Albano Olivetti (FRA-FRA) b. Nicolas Barrientos / Sergio Martos Gornes (COL-SPA) 6-2 6-1
Denys Molchanov / Aisam-Ul-Haq Qureshi (UCR-PAK) b. Vit Kopriva / Vitaliy Sachko (CZE-UCR) 6-1 6-4
Fabian Fallert / Hendrik Jebens (GER-GER) b. Andrea Vavassori / Matteo Vavassori (ITA-ITA) 6-4 6-4
Jan-Lennard Struff / Henri Squire (GER-GER) b. Johnny O’Mara / Philipp Oswald (GBR-AUT) 6-1 6-4